Nonostante siano naturali prodotti del mare, i gusci di cozze e vongole (ma anche di cannolicchi, capesante e conchiglie più in generale) sono composti principalmente da carbonato di calcio, una sostanza che li rende non biodegradabili e difficilmente compostabili. Siamo abituati a buttare i gusci nel bidone dell’umido ma, spiace dirlo, è un errore: la natura calcarea di gusci e conchiglie è infatti incompatibile con l’obiettivo della raccolta dei rifiuti biodegradabili, la produzione cioè di un compost da utilizzare anche come fertilizzante naturale. Dove buttarli quindi? Finiti gli spaghetti e ripulite le cozze, i gusci dovranno essere smaltiti nel sacchetto dei rifiuti indifferenziati secchi.
25Apr